Tutti noi abbiamo incontrato la sofferenza nella nostra vita molte volte.
La difficoltà più grande è avere la forza di osservarla, incontrarla, stare con lei senza cedere all’impulso di scappare via.
Sono infinite e infinitamente mutevoli le cose che ci possono far stare male: eventi, relazioni, ingiustizie, malattie, problematiche lavorative, famigliari, il senso di impotenza e frustrazione di fronte alle grandi tragedie del mondo, la perdita di una persona cara o di un nostro compagno a quattro zampe e ancora chissà quante altre…
Attraverso la consapevolezza impariamo a riconoscere le fonti della nostra sofferenza, piccole o grandi che siano. Ad osservare cosa provocano in noi, a livello fisico e mentale, come reagiamo ad esse.
Ma soprattutto, a stare con lei, senza giudizi e senza sfuggire.
Solo così lentamente possiamo ammorbidire la sofferenza, trasformarla in un seme di felicità o in un carburante in più su cui contare nella nostra quotidianità.
O, ancora, possiamo compiere scelte diverse, nuove, creative, che migliorino, laddove è possibile, le condizioni di partenza.