Mangiare consapevole vuol dire prima di tutto fare una spesa consapevole.
La quantità e la varietà dei prodotti che troviamo sugli scaffali è talmente grande che operare delle scelte non è semplice. Infatti è necessario imparare a riconoscere i prodotti e a valutarne le qualità nutrizionali. I produttori e le aziende per legge devono specificare le indicazioni nutrizionali del prodotto.
Purtroppo le etichette con queste informazioni si trovano spesso sul retro della confezione, scritte con caratteri molto piccoli e a volte semi-nascoste nelle pieghe della confezione stessa.
Comunque una volta che siamo riusciti a scovare le etichette, vediamo cosa c’è scritto, quali informazioni ci danno.
Le informazioni nutrizionali presenti sulla confezione ci parlano del valore energetico e dei nutrienti contenuti nel prodotto.
Precisamente: i grassi, gli acidi grassi saturi, i carboidrati, gli zuccheri, le proteine, il sale.
In alcuni casi vengono aggiunte altre voci, quali gli acidi monoinsaturi, gli acidi polinsaturi, le fibre, i minerali, le vitamine.
Possono essere riportati anche composti chimici naturalmente presenti nelle piante e in altri alimenti. Spesso si tratta di sostanze benefiche per la salute, come per esempio i polifenoli, etc..
Inoltre sulla confezione possono essere riportate informazioni aggiuntive relative al prodotto commercializzato, al fine di valorizzarlo. Si tratta di annotazioni che forniscono indicazioni sulle sue qualità salutari, affermazioni nutrizionali chiamate claims. Dichiarano o suggeriscono eventuali proprietà benefiche dell’alimento, dovute alla presenza di un particolare costituente o alla sua aggiunta, oppure a un tasso ridotto o accresciuto (per esempio di grassi).
Infatti ci possono essere sostanze utili a migliorare le normali funzioni dell’organismo.
Si può scrivere, per esempio, che il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali, o che particolari sostanze come gli omega 3 sono utili a ridurre il rischio di particolari alterazioni metaboliche.
I claims sono regolati da una legge comunitaria per garantire ai consumatori l’accuratezza e la veridicità delle informazioni.
Tutte queste sono informazioni sufficienti?
In realtà uno studio realizzato dall’università Parthenope di Napoli indica che il 90% dei consumatori vorrebbe maggiori informazioni.
Nei prossimi numeri della rivista approfondiremo molti temi relativi alla scelta degli alimenti e tratteremo in modo più approfondito i vari nutrienti e le altre sostanze presenti nel cibo.
Dott. Sergio Sarli
Medico omeopata, agopuntore, nutrizionista
