Grande successo per la quarta edizione del Festival Indipendenze che, per il secondo anno consecutivo, è stato ospitato dal comune di Cento.
Nato nel 2019 da una idea di Angela Iantosca e di Agnese De Michele, al termine di uno dei tanti progetti di prevenzione alle mafie e alle droghe realizzati dalla Iantosca nelle scuole, il Festival continua a crescere.
Nella foto Angela Iantosca (Direttore Artistico del Festival) e Agnese De Michele, con la quale la Iantosca ha dato vita al Festival
Anche quest’anno a riempire la Pandurera, come sempre, sono stati gli studenti: quasi 1500 ragazzi, nel corso dei tre incontri, i giovani hanno potuto ascoltare i preziosi contributi di Vittoria Schisano, Leonardo Mendolicchio, Giada Salvi, e Piera Aiello.
Gli ospiti, intervistati dagli studenti, hanno parlato a cuore aperto della loro vita, a cominciare dalla Schisano che, per l’occasione, ha lanciato anche il suo ultimo libro scritto a quattro mani con Alessio Piccirillo (presente al Festival) “Siamo stelle che brillano” (LaCorte).
Vittoria (la vedremo su Netflix nel 2024 protagonista di una serie), visibilmente commossa, ha parlato della sua infanzia, rispondendo alle domande senza filtri dei ragazzi seduti sul palco e ai numerosi che, terminate le domande iniziali, hanno deciso di salire sul palco, anche per un semplice abbraccio.
Un momento molto commovente che si è concluso con la consegna dei fiori e un “Buon compleanno” cantato tutti insieme, visto che la Schisano è nata proprio il 10 novembre.
Il 10 pomeriggio, sono stati ospiti il dottor Leonardo Mendolicchio (psicoterapeuta e psichiatra oltre che autore di numerosi libri e consulente tv di numerosi programmi dedicati al tema dei disturbi alimentari) e Giada Salvi, una studentessa di Psicologia, al terzo anno, che ha sofferto di disturbi alimentari.
Un incontro intenso, in cui si sono toccati temi come quello della morte, della paura, ma soprattutto della vita! Mendolicchio in questi giorni è uscito nelle librerie con il libro “Fragili” edito da Solferino.
Terzo e ultimo incontro del Festival 2023 quello di sabato 11 con Piera Aiello, testimone di giustizia e nominata qualche anno fa una delle donne più influenti al mondo. Appuntamento fisso del Festival è proprio quello con il tema dell’antimafia. Quest’anno il palco è stato arricchito dalla presenza di una donna forte, coraggiosa, determinata che ha raccontato, anche facendo commuovere i ragazzi, la sua vita di ieri, la vita a Partanna, la vita con Rita Atria, sua cognata, i giorni immediatamente precedenti la morte di Rita (26 luglio 1992), a pochi giorni dall’omicidio di Paolo Borsellino. Ma soprattutto Piera ha voluto parlare di oggi e di futuro, ha voluto dare speranza ai ragazzi, congedandoli con parole piene di gioia.
L’incontro si è concluso con l’adozione di Piera Aiello.
Nel Festival InDipendenze, infatti, sin dalla prima edizione, è stato inserito il progetto creato dalla Iantosca anni fa, “Adotta un Vivo”, che rappresenta una assunzione di responsabilità dei ragazzi rispetto alle scelte future con l’ospite presente, con la sua storia e con ciò che rappresenta.
A conclusione è stato proiettato un video con i saluti di Giannino Durante e Pino Perna che nel 2022 sono stati ospiti del Festival (insieme a Luisa Impastato) e sono stati adottati.
Il video è stata l’occasione per ricordare che a febbraio ci sarà una nuova edizione del Premio Annalisa Durante, al quale lo scorso febbraio alcune scuole di Cento hanno partecipato e durante il quale è stato lanciato il gemellaggio con il Festival InDipendenze.
Tra le istituzioni presenti che hanno portato i loro saluti: in apertura l’assessore Mario Pedaci e in chiusura il sindaco di Cento Edoardo Accorsi che, oltre a sottolineare l’importanza della manifestazione resa possibile dalla Iantosca e dalla De Michele, ha ribadito il desiderio di ospitare anche l’edizione 2024.
“Siamo molto felici del risultato, dell’emozione visibile sugli occhi dei ragazzi. Siamo felicissime delle loro domande spontanee, del coraggio di chi ha deciso di salire sul palco. E anche di quanto si sono fatti coinvolgere. Vorremmo ringraziare non solo chi ha posto le domande, ma anche i ragazzi del Tg che coordinati dal prof. Salvatore Valeo, anche quest’anno, hanno intervistato gli ospiti, accogliendoli all’ingresso della Pandurera”, hanno dichiarato la Iantosca e la De Michele.
“Come ricordo sempre, gli ospiti che arrivano su quel palco sono il risultato di una attenta selezione. Sono più di vent’anni che sono giornalista e da una quindicina mi occupo di dipendenze a 360 gradi. Proprio grazie a questa lunga esperienza, è possibile per me attingere ad un bacino prezioso di persone che si rendono disponibili a questi incontri speciali. Sono certa che i ragazzi tutti da questa esperienza trarranno grandi benefici, come capacità di ascolto, di relazione, di comunicazione. Il messaggio che è passato è proprio quello dell’importanza del chiedere aiuto, del parlare, di non chiudersi in se stessi. Del non avere paura. Sono stat incontri che hanno mostrato loro la ‘faccia bella’ degli adulti. Ed è con questa certezza che spero continuino a camminare nella loro vita”, ha detto la Iantosca che ha debuttato da poco anche a teatro con “La Ventiduesima Donna” un monologo in cui parla (anche) della forza delle donne e dell’onestà.
Ricordiamo che il Festival ha ricevuto il contributo della Regione Emilia Romagna e del Comune di Cento nell’ambito del progetto SMART, legato a sicurezza, giovani, scuola e cultura.
La terza giornata del Festival ha visto ospite Piera Aiello. Nella foto con i ragazzi del Taddia, la nostra Angela Iantosca (Direttore Artistico del Festival), la professoressa Agnese De Michele, il Sindaco di Cento Edardo Accorsi
