L’incontro con Sandro Gorra è stato particolarmente bello, divertente, profondo, interessante.
L’intervista che ne deriva è un inno all’arte, all’umanità, al presente.
Con un’ironia coinvolgente e uno stile personale, l’artista milanese sa arrivare al cuore delle cose.
Ed è arrivato anche al nostro, incuriosito dalla sua “arte dell’attimo”, dalle sue giraffe che perdono le macchie e dalla sua incredibile capacità di comunicare, con chiarezza e senza bisogno di troppe parole.
L’“arte dell’attimo” …. Saper vivere nel presente, cogliere il cuore del momento, condividerlo… è l’essenza dell’arte o dell’esistenza stessa dell’uomo?
Lo spettacolo siamo noi, in ogni momento: la fragilità, la bellezza, la poesia quando c’è, il lato tragicomico.
L’attimo preso in qualunque momento è una rappresentazione ricca di emozioni, segnali e storie. L’arte è già lì. Si tratta di darle una mano.
“Le idee fuggono da chi non se le merita” …. È un po’ come dire che la creatività, la bellezza e la consapevolezza si avvicinano a chi rimane empatico con la vita e con gli altri?
È la metafora dell’intuizione e della sensibilità. Attorno c’è novità in ogni frammento. La sordità e l’ignoranza certe volte impediscono di cogliere l’idea che c’è dentro. E lì non c’è molto da fare, tu gli passi accanto e l’idea non la vedi, non la senti. Peccato, perché resti nudo.
Ci racconta meglio quella che è diventata uno dei simboli della sua arte: la magnifica giraffa. Sta già perdendo le sue macchie o è ancora al sicuro?
Noi, tutti così diversi, abbiamo in comune una cosa. Non passa giorno senza che si pensi a scalare le classi sociali, per essere migliori o più vincenti: stare più in alto. E non passa giorno che, una volta conquistata la posizione, non ci sia il timore di perderla. Le giraffe, mi sembra, siano un’icona ideale per l’uomo nella fiaba dell’esistenza e le macchie che si muovono sono la caducità delle cose. No, la giraffa non è al sicuro, corre il rischio di estinzione.
Uno degli elementi comuni alle sue opere, pittoriche o scultoree, sembra essere la critica ironica, a tratti sarcastica, ad alcuni difetti dell’uomo contemporaneo: narcisismo, ambizione, apparenza… in che modo l’arte può oggi contribuire ad affermare valori nel mondo della “sfrenata frivola socialità”?
L’ironia, come lei indica, è il linguaggio che uso da sempre. È iconoclasta, trasgressivo, prende per mano le emozioni. E racconta. Di noi, della nostra rappresentazione, e diventa sferzante, sorridente, poetico anche. Mai violento, sempre, a parer mio, creativo. Solo che devi averlo dentro.
Che immagini si sentirebbe oggi di contrapporre a quelle brutali della guerra, che ci riporta indietro negli abissi dell’esperienza umana?
Un cucciolo, un germoglio, un bambino. Qualunque cosa abbia la vita davanti.
Le opere di Sandro Gorra sono esposte nella mostra diffusa “L’arte dell’attimo” in programma a Pietrasanta fino al 5 giugno 2022.
Il percorso espositivo curato da Gianluca Marziani, che interessa sia la città di Pietrasanta sia la balneare frazione di Marina di Pietrasanta, si snoda in diversi luoghi chiave della città, da Piazza del Duomo al Centro Storico, alla Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino, per arrivare alla galleria Laura Tartarelli Contemporary Art, fino a raggiungere Piazza Leonetto Amadei antistante al Pontile di Marina.