La Giornata Internazionale contro l’omotransfobia è un appuntamento che da sempre vede Teatri d’Imbarco e Teatro delle Spiagge in prima linea.
Mercoledì 17 maggio (ore 21) nel teatro di via del Pesciolino a Firenze sarà proiettato – alla presenza dei registi – “Il caso Braibanti” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, con la colonna sonora di Pivio & Aldo De Scalzi e la produzione di Creuza Srl. Il documentario (Premio del Pubblico alla 59° edizione del PesaroFilmFest, Premio Sgnum SalinaDocFest 2020 e Nastro d’argento 2021) racconta la storia del processo al partigiano, poeta e drammaturgo Aldo Braibanti, che nel 1968 fu messo sotto accusa e condannato per aver ‘plagiato’ il compagno ventunenne, Giovanni Sanfratello, di cui la famiglia non accettava l’omosessualità: Giovanni fu internato in manicomio, e Braibanti finì alla sbarra e poi in carcere.
Il processo divise l’Italia. Mentre in tutto il mondo infuriava la contestazione con la richiesta di nuovi e ampi diritti, Braibanti ebbe al suo fianco pochi ma qualificati sostenitori, tra cui Marco Pannella, mentre Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Umberto Eco seguirono e commentarono aspramente il processo e quella parte di Paese che resisteva strenuamente ad ogni tentativo di modernizzazione della società. Nel film, a ripercorrere la vita di questo lucido e coraggioso intellettuale è il nipote Ferruccio Braibanti, insieme a Piergiorgio Bellocchio, Lou Castel, Giuseppe Loteta, Dacia Maraini, Maria Monti, Elio Pecora, Stefano Raffo, Alessandra Vanzi. Le foto d’archivio messe a disposizione dalla famiglia Braibanti, i video d’arte girati dallo stesso artista e del tutto inediti, i film sperimentali di Alberto Grifi, e le scene tratte dal testo teatrale di Massimiliano Palmese – interpretato da Fabio Bussotti e Mauro Conte – tutto contribuisce a restituirci una fotografia vivida e inquietante del nostro passato recente, passato che continua ad allungare minacciosamente le sue ombre sul presente.
Sarà un’occasione per ricordare quello che fu il nostro ‘processo a Oscar Wilde’ con un secolo di ritardo, ma anche per ripercorrere la storia della lotta per i diritti LGBTQI+ in Italia e analizzare i molti problemi ancora in campo, con un talkback a cura di Roberto Vergelli per Rete Lenford.
Giovedì 25 maggio (ore 21) il tema sarà al centro di un appassionante reading di Nicole De Leo: “Manifesto. Parlo per la mia differenza”, un urlo sarcastico e amaro per la liberazione, attraverso gli scritti di Pedro Lembel, l’attivista, intellettuale e performer cileno che ha segnato la storia della cultura queer.
La stagione del Teatro delle Spiagge ha la direzione artistica di Beatrice Visibelli e Nicola Zavagli e la direzione organizzativa di Cristian Palmi, ed è realizzata anche grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze nell’ambito delle programmazioni culturali finalizzate a potenziare l’inclusione sociale delle periferie.