Un olio buono due volte

L’olio èVo 2021 della comunità San Patrignano vince le Cinque Gocce della Guida Bibenda 2022
1 Aprile 2022

C’è un olio che è buono due volte. È l’olio èVo 2021 di San Patrignano che ha ottenuto le Cinque Gocce dalla Guida Bibenda 2022 redatta dalla Fondazione Italiana Sommelier. 

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Un riconoscimento alla qualità, ma anche all’impegno, alla tenacia e alla voglia di riscatto dei tanti ragazzi che si sono adoperati per realizzarlo. Come ci spiega Claudio Pedrelli, uno dei tre responsabili del polo verde della comunità che comprende il parco, la cantina, le coltivazioni. 

“Era dal 2019 che mancava questo riconoscimento e per noi è stata una cosa bella. Soprattutto per i ragazzi: è stato ripagato il loro impegno. Il merito va tutto a loro che si sono occupati con grande disponibilità e responsabilità degli ulivi”. 

Entrati in comunità per ritrovarsi, dopo aver fatto di tutto per perdersi, quasi nessuno di loro aveva la minima conoscenza di olivicoltura: eppure, oggi possono stringere fra le mani uno dei premi più importanti per chi produce olio.

Quanti ragazzi sono coinvolti della realizzazione dell’olio di San Patrignano?

“Nella fase di potatura degli ulivi e raccolta delle olive sono coinvolti circa trenta ragazzi del settore parco/cantina e coltivazioni”.

Come è la giornata tipo dei ragazzi che lavorano nell’uliveto?

“Il periodo di raccolta e di potatura dura circa un mese e mezzo. In quella fase i ragazzi iniziano a lavorare la mattina alle 8,30 fino alle 12. Per poi proseguire il pomeriggio per un totale di sette ore circa di lavoro quotidiano. Nel resto dell’anno lavorano nel settore coltivazione”.

I ragazzi sono tutti di periodo, cioè presenti in comunità da alcuni anni?

“Ci sono sia ragazzi di periodo, entrati da qualche anno in comunità, sia ragazzi appena entrati…”.

Quanto fa bene loro lavorare nella natura?

“Fa benissimo! Tra di loro ci sono persone che non avevano mai visto la campagna. Eppure, al di là della fatica fisica, che è tanta, nel giro di pochi mesi tutti si appassionano e ritrovano se stessi. Venire da anni in cui si sentivano inutili e senza uno scopo e arrivare a prendersi cura delle piante e vedere che crescono, che crescono bene e che portano buoni frutti – e anche premi – è una soddisfazione unica. Scoprono qui la passione per questa attività e per alcuni di loro significa apprendere una professionalità spendibile all’esterno in aziende agricole, una volta terminato il percorso di recupero”. 

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Infatti la comunità, che si trova a Coriano, a pochi chilometri da Rimini, e che è nata nel 1978, al suo interno comprende decine di settori lavorativi che permettono ai ragazzi in percorso di apprendere un mestiere, oltre che di studiare, mentre provano a recuperare se stessi acquisendo gli strumenti per vivere la vita nel migliore dei modi possibili, non fuggendo dalle difficoltà, ma affrontandole giorno per giorno. 

Tu da quanto tempo sei responsabile di questo settore?

“Io sono responsabile di questo settore da circa quattro anni. Sono entrato in comunità nel 1996 e ho fatto il mio percorso fino al 2001, quando ho deciso di restare. Io venivo dalla campagna e, appena arrivato, sono stato inserito nel settore del giardinaggio. Mi sono subito appassionato anche se era un ambito che non conoscevo, perché io ero agricoltore”. 

La spremitura delle vostre olive a chi è affidata?

“Al frantoio Pasquinoni che collabora con noi da qualche anno”. 

Che olio è quello che producete? 

“Si tratta di un Extra vergine che miscela diverse varietà di olive di cui esprime tutte le qualità. Per quanto riguarda le olive queste sono le varietà di cui è composto: Corregiolo, Leccino, Moraiolo, Pendolino, Rossina. Il colore è verde dorato e lucente. All’olfatto risulta fruttato di oliva fresco, di media intensità e lunga persistenza. Ricco di sostanza, complesso e rotondo e con un finale in bocca misuratamente piccante e amaro”.

Un olio figlio di un’ottima annata.

“Da circa 230 quintali di olive abbiamo ricavato circa 8000 bottiglie, quasi quanto l’anno precedente quando la raccolta era stata superiore. La resa è stata davvero ottima”.

Il vostro olio viene realizzato nel rispetto dell’ambiente? 

“Siamo inseriti nella lotta biologica integrata e abbiamo una serie di parametri da seguire. Per esempio le concimazioni vengono fatte con prodotto organico, usiamo eco-trappole a basso impatto ambientale per difendere l’ulivo da alcuni insetti, mentre il rame lo impieghiamo contro la rogna dell’ulivo, così come prevede l’agricoltura biologica”. 

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Angela Iantosca