Di Angela Iantosca
Ossigeno. Speranza. Possibilità. Futuro. Sono le parole che ho sentito nascere nella mia testa e nella mia pancia ad ogni chilometro pedalato da Massimiliano e Denis. In quel “Girasoli tour” che già nel nome fa intuire il calore, la voglia di guardare sempre e ostinatamente verso la luce, verso un futuro da costruire o ricostruire, nonostante il passato, le difficoltà, le storie che ci hanno attraversato.
Quello raccontato nel documentario “Tutto quello che sarà” diretto da Renato Chiocca è un viaggio attraverso un’Italia che finalmente trova lo spazio di essere raccontata, non come narrazione di esperienze singole ed egoiche, ma come tessere di un dipinto unico in cui ognuno fa la propria parte, senza tirarsi indietro. In cui una storia si aggancia all’altra unita da quelle biciclette, dal sudore, dalle parole (poche), dai paesaggi, i gabbiani, i sorrisi e un filo giallo che illumina il nostro Paese attraverso esperienze in cui il carcere si incontra con la disabilità, la sostenibilità si incontra con l’antimafia, la natura con la felicità di una famiglia, gli animali, il silenzio, la strada si incontrano con un ragazzo in cerca di una radice o semplicemente di un “io chi sono” che, in quel percorso, vissuto insieme al suo educatore, comincia a trovare, cambiando prospettiva, mettendosi alla prova veramente, sia nel fisico che nella determinazione, preferendo alla comodità di un camper il sudore di una salita.
“Tutto quello che sarà” è un documentario che racconta il viaggio in bicicletta che Massimiliano Porcelli, presidente di Utopia2000, cooperativa sociale di Bevagna, ed educatore, nell’estate del 2021 ha deciso di compiere con Denis, giovanissimo residente della sua casa-famiglia, promosso a scuola nell’anno della pandemia. 3500 km nell’Italia nascosta dell’economia sociale. Nell’Italia degli alberi che crescono (e vengono piantati), nell’Italia che gioisce della fatica della bellezza, della ricostruzione, della generosità, nell’Italia fatta di persone che hanno deciso di mollare tutto per andare in contro a se stesse, alla loro vera natura e all’altro. Che non è mai altro da sé.
Il documentario, che è stato presentato anche a Cannes, ha ottenuto il Premio Terzo Settore alla XVI edizione del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera 2023.
Massimiliano Porcelli, inoltre, per raccontare la sua esperienza e il documentario è stato inserito tra i testimonial del Festival dell’Educazione Civica ideato da Sisus e finanziato dalla Regione Lazio.
La prossima proiezione del documentario è prevista il 9 luglio al Social World Film Festival dove è in selezione ufficiale.
