Il professor Giacomo Rizzolatti presenta il progetto “La mente meditante”

"La meditazione sicuramente da un punto di vista sia clinico che anche semplicemente da un punto di vista del benessere, ha delle prove molto forti ed è una tecnica valida"
22 Settembre 2022
Giacomo Rizzolatti

Tra i protagonisti del progetto “La mente meditante” in corso in questi giorni al MAXXI di Roma, insieme a Daniel Lumera e Giovanna Melandri, c’è il professor Giacomo Rizzolatti, autorevole scienziato e accademico italiano, noto a livello internazionale per aver scoperto i neuroni specchio e per le sue ricerche scientifiche nel campo delle neuroscienze.

Riportiamo integralmente il suo interessante intervento di presentazione del progetto, in cui esprime la sua curiosità verso la meditazione e i legami tra arte e scienza.

“Sono contento di essere qui con voi e di dire due cose sulla meditazione. 

La meditazione sicuramente da un punto di vista sia clinico che anche semplicemente da un punto di vista del benessere, ha delle prove molto forti ed è una tecnica valida.

Quello che però non sappiamo è che cos’è che succede nel cervello. Ci sono parecchi studi, spesso però sono molto complicati da interpretare, soprattutto poi alcune cose, come ad esempio, cosa vuol dire “contemplazione profonda”, “concentrazione sostenuta”, io non so darci una base neurologica. Invece la mia curiosità è di sapere, non solo in generale cosa succede nella mindfulness, che certe aree si attivano, come quelle attenzionali, ma di andare più a fondo e noi attualmente abbiamo una nuova macchina, una risonanza magnetica funzionale, ma di una rapidità incredibile, non occorrono i secondi e quindi uno potrebbe focalizzare su una struttura e addirittura usarlo come feedback. Cioè se vedo che quell’area lì ha molto sangue, io posso dare dei test per diminuirlo, e così la tua paura, se è un’area della paura, diminuisce. 

Bisogna anche distinguere, la meditazione non è unitaria, come dice giustamente Lumera, ci sono varie fasi, quindi tu arrivi alla meditazione mediante diversi meccanismi e questi meccanismi è interessante sapere cosa sono: cosa vuol dire concentrazione, ecc. Quindi la mia curiosità è da scienziato.

Quando io ero studente in neurologia è venuta una persona che ci ha raccontato dalla meditazione e la mia domanda è stata “sei sicuro che quelli che meditano non dormano?”. 

Immagine guida MAXXI La Mente Meditante

Il pubblico avrà la dimostrazione che durante la meditazione cambia l’attività corticale, però non è un esperimento scientifico, perché io credo che, a meno di scettici terribili, tutti sono d’accordo che qualcosa succede nel cervello durante la meditazione. Però sarà molto bello, perché vedranno certe aree che cambiano colore e questo dà una dimostrazione forse maggiore di una parola che dice “guardate serve”, il colore è molto forte, molto importante. 

Non credo che sia importante né per lo scienziato né per il meditatore, ma per il pubblico che ho definito laico, cioè che poco sa di queste cose, penso che gli dia una dimostrazione, che possa tornare a casa contento. 

Arte e scienza in certi casi sicuramente possono essere quantificati. Io ho due aspetti nei rapporti arte e scienza. 

Uno personale: fin da ragazzo mi sono molto interessato d’arte, mio cugino è pittore e andavo all’accademia delle Belle Arti di Venezia, ma questo è personale. 

Da un punto di vista scientifico, con una mia collaboratrice Cinzia Di Dio abbiamo fatto un esperimento, modificando, grazie a un algoritmo, le proporzioni delle statue greche e delle statue rinascimentali. E i risultati sono stati clamorosi. Non è una deformazione, è una piccola modificazione con un algoritmo matematico. E c’era una netta differenza: cioè l’attività cerebrale sentiva questo e rispondeva molto bene alla statua perfetta e non alla statua modificata. Farlo per altre forme d’arte credo sia molto difficile, quindi io mi fermerei all’arte classica che può essere matematicizzata. 

Lumera ha organizzato questo evento direi molto interessante, la Melandri era perfettamente d’accordo e ho detto “perché no?”. Questo avrà il seguito a Parma, con una nuova macchina super, la “fast” e con la collaborazione proprio di Lumera”.

Per maggiori informazioni e approfondimenti sul progetto: https://www.viverenaturale.info/category/rubriche/mente-meditante/

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