Intervista a Paolo Stratta: “Vi racconto cosa lega il circo all’ambiente a Italo Calvino”

Il tour di Cirko Vertigo in 26 tappe da luglio a settembre nei borghi d’Italia (e non solo) fra circo contemporaneo e tutela dell’ambiente in omaggio allo scrittore nato 100 anni fa
13 Luglio 2023

Di Angela Iantosca

Una giovane compagnia di circo contemporaneo, una staffetta botanica per educare le giovani generazioni alla tutela ambientale e Italo Calvino. Sembrerebbero ossimori. Accostamenti arditi.

Eppure a collegare questi tre mondi, apparentemente distanti, c’è un filo che li unisce e arriva oltre, alla Resistenza, alla capacità di accogliere propria del circo e alla leggerezza di chi sa volare sul filo delle montagne, tra i boschi, nelle comunità sperdute, facendosi sorpresa e paesaggio.

Tutto questo è “Calvino 100 – In cammino sul filo delle montagne” il progetto, ideato da Paolo Stratta con la curatela di Paolo Verri, rispettivamente direttore e presidente di Fondazione Cirko Vertigo, sostenuto come migliore progetto speciale di circo contemporaneo del 2023 dal Ministero della Cultura.

Per approfondire e comprendere abbiamo raggiunto telefonicamente Paolo Stratta, circense, attore, scrittore, insegnante, creativo.

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Fondazione Cirko Vertigo – Progetto Calvino100-Fili invisibili20-Foto Andrea Macchia Ritratti

Come si collegano Calvino, il circo e l’ambiente?

“Si collegano attraverso le sei parole chiave delle “Lezioni Americane” di Calvino che sono: Leggerezza. Rapidità. Esattezza. Visibilità. Molteplicità. Coerenza. Sono loro ad averci ispirato. Con il nostro progetto abbiamo cercato di cogliere la sfida di chiudere un cerchio rispetto a quanto è stato descritto da Calvino in queste sei parole che rappresentano valori che appartengono a qualunque buona società, ma anche a qualsiasi buona esperienza di spettacolo. Sono parole che esprimono tanto il circo. La leggerezza perché il circo è volo, è sfida alle leggi di Newton, perché fa volare qualcosa che per sua natura è richiamato al suolo. Esattezza del movimento. La visibilità del movimento coreografico e poi la molteplicità delle azioni. Che è capacità di moltiplicare e suddividere e scomporre i movimenti complessi in movimenti più semplici. E poi c’è la rapidità dell’esecuzione. La coerenza è il corollario di tutto. Perché nel tour creato intorno a queste linee guida abbiamo cercato di introdurre un tema di sostenibilità che è molto caro sia a noi che facciamo questa cosa dal vivo sia a Calvino, provando dall’inizio alla fine a mantenere saldi questi valori”.

L’ambiente cosa è per voi?

“L’ambiente per noi è il contesto, è la variabile all’interno della quale la passione primigenia. che è quella per il circo contemporaneo, si innesta e sicuramente la letteratura e quindi la drammaturgia sono una delle altre premesse di scrittura progettuale che fanno sì che un progetto come il nostro respiri a pieni polmoni e possa, attraverso parole importanti che alle volte si scrivono attraverso dei gesti, si descrivano all’interno di un ambiente”.

Sostenibilità ecologica e ambientale sono le parole d’ordine del progetto, tanto che Collettivo 6tu, coinvolto nel tour, è al lavoro per dotarsi di dispositivi che consentano di ricaricare le batterie dell’impianto audio e luci usato per lo spettacolo, come pannelli solari e un generatore di corrente a pedali, utile nelle giornate con poco sole e che consentirà agli acrobati di trasformare anche la propria attività di allenamento quotidiano in energia utile e rinnovabile.

Cosa si intende per circo contemporaneo?

“Per circo contemporaneo si intende un tipo di spettacolo che supera la visione di quello tradizionale. Mentre il secondo è un programma a numeri che fa leva su delle tecniche pure, il circo contemporaneo trasforma della materia pura che è quella dell’arte della tecnica del circo attraverso la coreografia, la drammaturgia in un’opera di secondo livello. Nel cinema questa cosa avviene attraverso il montaggio cinematografico. Il circo contemporaneo fa altrettanto attraverso capacità, estro, ingegno del creatore, attraverso tecniche pure che diventano narrazione”.

In cosa vi richiamate alla Resistenza?

“Il legame con la Resistenza è molteplice – ancora una delle sei parole -. Si parte dall’aspetto valoriale. Sia il circo che la Resistenza sono portatori di libertà, di riconoscimento delle identità e rispetto delle identità. Il circo è sempre stato un luogo inclusivo. Durante la Resistenza sotto i tendoni di alcuni circhi si sono nascosti i partigiani e poi nei luoghi che vengono toccati da questo tour il circo invade luoghi della Resistenza sia del Piemonte che in alcuni immaginifici e non solo immaginari in cui sono ambientate le storie dei “Sentieri dei Nidi di Ragno”.

Da chi è formato il pubblico che assiste al vostro spettacolo?

“Si tratta di utenza d’occasione. Nello scegliere il tour programmato in aree interne montane, con qualche sconfinamento, vogliamo andare a trovare gli spettatori dove ci sono. Vogliamo intercettare la sorpresa di un accadimento non dove lo si cerca notoriamente, come nei teatri, ma sovente vicino a delle chiese, per rispettare il concetto che il teatro popolare è un teatro pro-fano, cioè che si svolge accanto al tempio. Vogliamo essere una sorpresa per uno spettatore che si aspetta o meno uno spettacolo. Abbiamo intercettato anche dei festival dove siamo più attesi. L’organizzazione del tour nazionale è stata resa possibile grazie alle numerose reti su cui fa leva il progetto, come, oltre alla già citata UNCEM, anche A.C.C.I. – Associazione Circo Contemporaneo Italia e Associazione Avviso Pubblico e in virtù di una rete di contatti sviluppata da Fondazione Cirko Vertigo in oltre 20 anni di lavoro sul territorio”.

Fondazione Cirko Vertigo Progetto Calvino100 Fili invisibili10 Foto AM Ritratti
Fondazione Cirko Vertigo – Progetto Calvino100-Fili invisibili20-Foto Andrea Macchia Ritratti

Circo e turismo lento: attraverso l’arte si può trovare una connessione con il flusso naturale delle cose?

“Nell’omaggio a quella che è la tradizione dell’artista popolare della storia italiana, degli artisti girovaghi itineranti, essenza della commedia dell’arte, abbiamo voluto ritrovare un contatto sostenibile con la comunità locale non interrotto e che bypassa il concetto di avere una sede alla quale tornare per ripartire. Il tour è costruito lentamente da Sud a Nord e intende recuperare uno spazio di interazione con il luogo, lo spettatore, con il proprio attrezzo e il proprio compagno che sono tipici del circo contemporaneo che abitiamo”.

Chi sono gli artisti in scena?

“Un messicano, un argentino e tre italiani (della Lombardia, della Liguria, della Toscana) tutti formati all’Accademia della fondazione Cirko Vertigo che ho l’onore di dirigere e che è polo di formazione professionale e universitaria, unico ente in Italia a rilasciare un diploma di Laurea triennale in circo contemporaneo equipollente in Dams (insieme a soli altri 7 nel mondo)”.

LE TAPPE

Il tour dal primo luglio sta attraversando l’Italia, dalla Sicilia, a Zafferana Etnea, per poi spostarsi in Puglia, a Bitonto e in Basilicata, a Matera.

A seguire la compagnia sarà in Campania ad Aquara, nella suggestiva Valle del Calore. Il Lazio sarà ospite di ben due tappe ad Antrodoco, in provincia di Rieti e nel cuore della capitale, a Villa Torlonia. Anche il Molise verrà toccato con la tappa di Capracotta, una delle cime più alte dell’Appennino. In Abruzzo le rappresentazioni saranno a Sante Marie, nella riserva naturale delle grotte della Luppa. Le Marche saranno toccate con la tappa di Serra de’ Conti mentre l’Umbria con Fossato di Vico. Sarà poi la volta della Toscana e delle Alpi Apuane con Fosdinovo e dell’Emilia-Romagna, con due tappe, a Berceto e a Compiano. Il tour si spingerà poi ai confini settentrionali del nostro Paese a Tirano, in provincia di Sondrio e a Pontebba in quella di Udine. Anche il Piemonte ospiterà Fili Invisibili presso il Forte di Fenestrelle e a Oulx, in provincia di Torino. Il percorso si concluderà a settembre in Sardegna, prima a Genoni sulle pendici del colle vulcanico Santu Antine nella provincia del Sud Sardegna, poi a Cagliari, tappa conclusiva della tournée, presso l’Orto botanico.

CALVINO 100: INFO

Calvino 100 è un progetto di Fondazione Cirko Vertigo, polo di formazione professionale e universitaria, unico ente in Italia a rilasciare un diploma di Laurea triennale in circo contemporaneo equipollente in Dams (insieme a soli altri 7 nel mondo), realizzato in collaborazione con UNCEM – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani,Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e IED – Istituto Europeo di Design, in partnership con AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo e con il sostegno degli sponsor Play Juggling, leader nel settore degli attrezzi per discipline circensi, e Fresia Alluminio, azienda piemontese attenta all’innovazione e all’ecosostenibilità.

Per info: https://www.cirkovertigo.com/

Fondazione Cirko Vertigo Ritratto Paolo Stratta PH. Andrea Macchia

Fondazione Cirko Vertigo – Ritratto Paolo Stratta – PH. Andrea Macchia

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