Mediterraneo, estate 2013: Regina e suo marito Christopher sono in barca, in un tratto di mare tra la Tunisia e Lampedusa, e avvistano una giacca beige che galleggia sulla superficie dell’acqua. È un indumento appartenuto a un uomo che non ce l’ha fatta. Uno dei tanti che hanno tentato la traversata. Quell’esperienza cambia la loro vita al punto che, quello stesso anno, decidono di fondare MOAS (acronimo che sta per Migrant Offshore Aid Station), un’organizzazione umanitaria internazionale che, negli anni, ha soccorso decine di migliaia di bambini, donne e uomini nel Mediterraneo e che si è successivamente sviluppata in modo da poter offrire assistenza alle persone più fragili e vulnerabili in tutto il mondo.
Nel volume Raccogliere il mare con un cucchiaino (edito da Città Nuova), in libreria e negli store online da venerdì 28 aprile, Regina Catrambone racconta l’inizio di questa straordinaria avventura – ripercorrendo fatti, storie, volti del suo impegno umanitario – e propone una riflessione appassionata sul fenomeno delle migrazioni, con l’obiettivo di suscitare un cambiamento nelle coscienze dei lettori: «Possiamo combattere l’indifferenza ad armi pari, diffondendo, fino a renderlo virale, l’istinto alla solidarietà. Alla fratellanza. Possiamo fraternizzare suonando le corde della sensibilizzazione, possiamo opporre alla globalizzazione dell’indifferenza una globalizzazione della solidarietà».
L’autrice
Regina Egle Liotta in Catrambone è un’imprenditrice e attivista italiana, co-fondatrice, insieme al marito Christopher, dell’ONG internazionale Migrant Offshore Aid Station (MOAS). Nel 2015 è stata insignita, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’onorificenza ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
