Nasce «Opificium», la prima collana di narrativa dedicata a temi sociali e del lavoro nell’era delle transizioni, frutto di una collaborazione tra Avagliano editore e Edizioni Lavoro. La collana si pone come osservatorio del contemporaneo anche attraverso i classici della letteratura.
Il primo volume si intitola Smistamenti,raccoglie dieci racconti di autori esordienti e semi-esordienti che parlano di lavoro. Sognato, agognato, perduto e ritrovato, flessibile e precario. Conquistato. Difeso. Trasformato. Il lavoro è il «centro di gravità permanente» delle persone. Volano di emancipazione, autonomia, libertà e di esercizio attivo di cittadinanza. Ma lo è ancora oggi, sullo sfondo di un mondo in profonda trasformazione? Le voci raccolte in questa antologia misurano la difficoltà di entrare nell’universo del lavoro o di restarvi, l’aspirazione di integrare la sfera professionale con quella personale, come due facce della stessa medaglia. Narrano di sicurezza e dignità, di benessere psicofisico e di nuove modalità di prestazione professionale, anche quando denunciano l’assenza di opportunità o di competenze aggiornate.
Dieci racconti, senza fronzoli, «lacrime e sangue», che ci parlano di incidenti sul lavoro, di emigrati dal Sud al Nord, di lavoro in fabbrica, di chi è in cerca della prima occupazione e di chi si aggiorna online perché il lavoro sta cambiando velocemente tempi e modi.
La presentazione è in programma venerdì 12 maggio, ore 17,30, presso la Biblioteca Guglielmo Marconi
in via Gerolamo Cardano 135, a Roma.
Presenti la giornalista Caterina Mangia e gli autori: Carmelo Vetrano, Stefano Costacurta, Luisa Achilli, Silvia Perconti, Elena Agostini, Enrico Marinaro, Ornella Zambelli, Pierpaolo Romani (in collegamento da remoto), Lorenzo Ghimenti, Emanuela Tiranti (in presenza).
L’incontro fa parte di una serie di appuntamenti proposti da Biblioteche di Roma in occasione del 1° maggio, Festa del lavoro.
