Ieri, martedì 21 maggio, la Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Maria Chiara Carrozza è intervenuta a Palermo al primo Forum nazionale della biodiversità, evento scientifico organizzato dal National Biodiversity Future Center, centro di ricerca dedicato alla ricerca di frontiera coordinato dal Cnr e finanziato dal Piano di Ripresa e Resilienza Next Generation – EU.
Il Forum riunisce fino a mercoledì 22 maggio oltre 600 ricercatrici e ricercatori da tutta Italia, a confronto su temi quali la conservazione della natura, il rapporto tra natura e benessere, la riqualificazione delle aree degradate e lo sviluppo di strumenti efficaci per prevenire la perdita della biodiversità.
Forum, Carrozza: “La biodiversità è multidisciplinare a ha più prospettive”
Carrozza ha dichiarato al Forum: “Un anno fa ho avuto la fortuna di assistere alla nascita di NBFC, un vero centro di ricerca traslazionale, in cui studiose e studiosi di differenti discipline uniscono le forze per individuare nuove strade, tecnologie e metodologie per affrontare insieme la sfida della salvaguardia della biodiversità, essenziale per il nostro Pianeta”, ha affermato. “La biodiversità è, infatti, multidisciplinare e ha più prospettive. Dobbiamo trasformare un’adesione morale ed etica in una “costruzione scientifica”, con una propria metodologia: in questo, un ruolo fondamentale sarà svolto dai giovani che, maturando, costruiranno nuova conoscenza sulle fondamenta scientifiche già esistenti”.
Con riferimento al futuro di NBFC ha aggiunto: “Oggi siamo a metà di un percorso che richiede una prospettiva di medio-lungo termine per essere completato. Potremo dire di aver colto pienamente la sfida quando avremo coinvolto con lo stesso entusiasmo e forza anche il mondo delle imprese, i soggetti privati, e tante organizzazioni no profit che credono nel futuro della biodiversità anche da un punto di vista tecnologico-industriale. Se assieme alla creazione di nuova conoscenza saremo in grado di quantificare anche le ricadute tecnologiche -brevetti, aziende spin off, partnership con il mondo privato- avremo dato un vero impulso all’inversione della perdita di biodiversità in Italia, che è il vero obiettivo della comunità scientifica riunita in NBFC. Un sogno scientifico che richiede coraggio e visione”. In chiusura, Carrozza ha ricordato l’obiettivo del Biodiversity Science Gateway, l’infrastruttura virtuale che sarà presentata ufficialmente il 22 maggio, e che permetterà di trasformare la ricerca scientifica in conoscenza diffusa e in realtà aziendali innovative:
“È una grande opportunità, una ‘finestra’ che metterà a disposizione in modo aperto dati, risultati e pubblicazioni, permettendo a cittadini, aziende e amministratori del territorio di entrare nel mondo della biodiversità e diventare maggiormente consapevoli. È questo, infatti, uno degli obiettivi che caratterizza i progetti del PNRR: il fatto di creare conoscenza per tutti, non solo per addetti ai lavori”.