Terminata la prima edizione del Viaggio della Legalità: promosso da Castelfranco Emilia e destinato agli studenti

Il viaggio aveva l’obiettivo di completare il percorso “Semi di Legalità”, il progetto dell’Amministrazione comunale di promozione dei valori della legalità che ha fatto incontrare agli studenti da Nicola Gratteri a Don Patricello, da Attilio Bolzoni a Giovanni Tizian
31 Maggio 2023

La memoria non si cancella. E la memoria siamo noi: le vite che viviamo, gli incontri, le parole dette, lette e ascoltate. La memoria è un diritto e un dovere che siamo chiamati a esercitare, soprattutto quando parliamo di Mafia.

Centinaia sono state le vittime innocenti delle mafie e della criminalità organizzata. Donne, uomini, bambini; magistrati, imprenditori, politici, giornalisti, membri delle forze dell’ordine e comuni cittadini; sono nomi dietro ai quali si celano esistenze spezzate, legami recisi, sogni infranti.

Queste storie e tanto altro sono state al centro della prima edizione del VIAGGIO DELLA LEGALITA’.

La Città di Castelfranco Emilia ha promosso e organizzato un Viaggio della Legalità destinato agli studenti dell’Istituto superiore cittadino “Lazzaro Spallanzani”, finanziato coi fondi destinati agli Amministratori Sotto Tiro, da parte del Ministero dell’Interno in accordo con Avviso Pubblico, assegnati al Sindaco di Castelfranco Emilia GIOVANNI GARGANO per le minacce ricevute nel 2020.

“Questa iniziativa nasce dal tentativo di generare opportunità da vicende negative” spiega il Sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano “infatti, grazie all’attività di Avviso Pubblico e al Ministero degli Interni, gli Amministratori sotto tiro hanno beneficiato di fondi come forma di risarcimento e sostegno per le minacce ricevute nello svolgimento della propria attività istituzionale.

A Castelfranco abbiamo deciso di destinare le risorse per un viaggio della Legalità, mutuando l’esperienza da quella del “Treno della Memoria”, con un’esperienza immersiva e la conoscenza diretta dei luoghi e delle storie della lotta alla criminalità organizzata.

Il viaggio è partito da Roma e, attraversando quattro luoghi simbolo, siamo arrivati il 21 marzo a Pollica, per celebrare la ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, ricordando la figura di Angelo Vassallo. Ringrazio la Dirigente dell’Istituto, Maura Zini, per aver accolto la proposta e la collaborazione per l’organizzazione del viaggio”.

Per Maura Zini, Dirigente dell’Istituto Lazzaro Spallanzani “In questo viaggio i partecipanti hanno incontrato testimoni diretti legati ai temi della legalità, conoscendo direttamente i progetti di recupero e rilancio dei territori. Ringrazio, quindi, l’Amministrazione comunale per questa importantissima iniziativa, regalata ai rappresentanti di classe dai 16 ai 18 anni d’età, i rappresentanti del Consiglio d’Istituto e ad alcuni docenti, perché hanno approfondito ulteriormente la conoscenza sulle piaghe della criminalità organizzata e sull’esperienze positive costruite per difendere i valori della legalità.”

L’intera cifra ricevuta, 8.300 euro, è stata destinata a finanziare un “viaggio della legalità” per i ragazzi dello Spallanzani: con 50 studenti ed insegnanti dell’Istituto superiore, partiti sabato 18 marzo alla volta di Roma, Napoli, Catanzaro, Roccella Jonica, per arrivare a Pollica, sulla costa del Cilento, il 21 marzo, per ricordare la figura di Angelo Vassallo, “il sindaco pescatore” ucciso da una mano ignota nel settembre del 2010.

Il viaggio aveva l’obiettivo di completare il percorso “Semi di Legalità”, il progetto dell’Amministrazione comunale di promozione dei valori della legalità.

Un programma ricco, faticoso, entusiasmante…spiazzante. Primo appuntamento a Roma con due giornalisti che le mafie le hanno toccate con mano: ATTILIO BOLZONI e GIOVANNI TIZIAN che hanno raccontato ai giovani studenti le dinamiche del malaffare nella Capitale del Paese e del rischio che corriamo tutti noi per il radicamento che le mafie stanno avendo anche sui nostri territori. Poi è stata la volta della visita presso la Casa Famiglia dell’Associazione Volontari CAPITANO ULTIMO dove anche gli ultimi trovano un riparo e un briciolo di speranza. A Napoli sono stati tanti i nostri accompagnatori. Se Dante nei gironi dell’Inferno ha avuto Virgilio, qui gli studenti hanno potuto ascoltare le parole dell’ex Procuratore Nazionale Antimafia e antiterrorismo FRANCO ROBERTI, il grande scrittore MAURIZIO DE GIOVANNI che vede in Napoli una città aperta all’accoglienza e forse ad un futuro Rinascimento, infine l’ex vice capo della Polizia di Stato e ora Assessore alla Legalità del Comune partenopeo ANTONIO DE IESU.

Il terzo giorno ci ha accolto nella sua “casa” il Procuratore di Catanzaro NICOLA GRATTERI. Un fiume di parole per far capire ai ragazzi la necessità di decidere da che parte stare. Parole semplici, ma significative che hanno toccato il cuore di molti di loro che alla fine non hanno resistito al richiamo del selfie. Ma la lotta alla mafia non è prerogativa solo di magistrati e forze dell’ordine.

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Tutti dobbiamo impegnarci e fare del nostro meglio. A Roccella Jonica, l’incontro con il presidente del Gruppo cooperativo GOEL, VINCENZO LINARELLO che oltre che lavorare sui terreni confiscati alle mafie, studia progetti per rilanciare la propria terra, la Calabria, con il turismo, l’accoglienza e tutto quello di straordinario che po’ offrire questa terra.

A Pollica, nel Cilento, è stata celebrata il 21 marzo, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, con incontri ed attività realizzati in collaborazione con la Fondazione Angelo Vassallo sui temi di legalità e ambientali. Il viaggio si è concluso con la testimonianza di un sacerdote Don MAURIZIO PATRICIELLO che esercita il suo magistero presso la Parrocchia di Parco Verde a Caivano nel casertano, in quella che è considerata la più grande piazza di spaccio d’Europa e al centro della Terra dei Fuochi. La sua battaglia contro la camorra e le ingiustizie lo fa vivere sotto scorta e nonostante questo una bomba rudimentale ha danneggiato la porta della sua Chiesa.

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Ma lui non si arrende e ogni giorno gira per quelle terre martoriate e incontra migliaia di ragazzi ai quali racconta il male e come la camorra sia l’inferno e non il paradiso dei facili guadagni. Difficile entrare nei cuori di ragazzi che sanno che la loro aspettativa di vita difficilmente supera i vent’anni, ma qualcuno ce la fa e da lì Don Patriciello prende nuova energia per le sue battaglie che poi devono essere anche le nostre Il viaggio dopo quasi 3000 km di pullman si è concluso; negli occhi dei ragazzi si capisce che in realtà per loro non sarà mai un capitolo chiuso e se questo viaggio ha seminato, e crediamo lo abbia fatto, sarà la testimonianza che la memoria non si cancella ma va curata, senza retorica, per comprendere quanto accaduto. Lo dobbiamo a coloro che ci furono. Lo dovremo a quelli che verranno.

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Insegnamenti di Consapevolezza - Roberta Busatto
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