La storia di Thich Nhat Hanh

Dai primi anni alla fondazione di Plum Village
31 Gennaio 2022

Il maestro Zen Thich Nhat Hanh è un leader spirituale, poeta e attivista per la pace conosciuto in tutto il mondo per i suoi insegnamenti e libri di successo sulla consapevolezza e sulla pace. Un monaco gentile e umile, che Martin Luther King ha definito “un apostolo della pace e della non violenza” quando lo ha nominato per il Premio Nobel per la Pace. Esiliato dal suo paese natio, il Vietnam, per quasi 4 decenni, Thich Nhat Hanh è stato un pioniere della diffusione del Buddhismo e della consapevolezza in Occidente, e della creazione di una comunità Buddhista impegnata nel Ventunesimo secolo.

I primi anni

Nato nel Vietnam centrale nel 1926, Thich Nhat Hanh è entrato all’età di sedici anni nel tempio di Tu Hieu, nella città di Hue, come novizio. Da giovane monaco, nei primi anni Cinquanta si è impegnato attivamente nel movimento per rinnovare il buddhismo vietnamita. È stato uno dei primi a studiare materie laiche all’Università di Saigon, come la letteratura e le scienze naturali.

Attivismo sociale durante la guerra in Vietnam

Scoppiata la guerra in Vietnam, monaci e monache si confrontarono con il dilemma se aderire alla vita contemplativa e rimanere a meditare nei monasteri o aiutare chi soffriva sotto i bombardamenti e fra gli sconvolgimenti della guerra. Thich Nhat Hanh fu tra quelli che scelsero entrambe le vie, fondando su questa base il movimento del Buddhismo Impegnato, termine da lui coniato nel libro Vietnam: A Lotus in a Sea of Fire (ed. it. Vietnam, la pace proibita, Vallecchi, Torino 1967). Da allora ha dedicato la propria vita all’opera di trasformazione interiore per il bene dei singoli e della società.

Nel 1961 si recò negli Stati Uniti per insegnare Religioni Comparate alla Princeton University , continuando l’anno successivo a insegnare e ad approfondire il buddhismo alla Columbia University. In Vietnam, in quei primi anni Sessanta fondò la School of Youth and Social Service, “Scuola per i giovani e il servizio sociale”, una capillare organizzazione di soccorso di diecimila volontari basata sui principi buddhisti della non-violenza e dell’azione compassionevole.

Da studioso, insegnante e attivista impegnato qual era in quel periodo, Thich Nhat Hanh fondò anche l’Università Buddhista Van Hanh a Saigon, la casa editrice La Boi e un importante periodico sui temi dell’attivismo pacifista. Nel 1966 fondò la comunità dell’Interessere, basata su una reinterpretazione e modernizzazione dei tradizionali “precetti dei Bodhisattva” buddhisti.

Il 1° maggio 1966, nel tempio Tu Hieu, Thich Nhat Hanh ricevette la ‘Trasmissione della Lampada’ dal Maestro Chan That.

L’esilio dal Vietnam

Pochi mesi dopo tornò negli Stati Uniti e poi si recò in Europa per sostenere la causa della pace e per chiedere la fine delle ostilità in Vietnam. Fu durante questo viaggio, nel 1966, che incontrò Martin Luther King, che nel 1967 lo propose come candidato al Premio Nobel per la Pace. A seguito di quella sua missione per la pace, entrambi i governi del Vietnam del Nord e del Sud gli negarono il diritto di tornare in patria, dando inizio a un esilio durato trentanove anni.

Thich Nhat Hanh continuò a viaggiare, diffondendo il suo messaggio di pace e fratellanza, invitando con energia i leader occidentali a porre fine alla guerra del Vietnam, e in seguito guidando la delegazione buddhista ai Colloqui di Pace di Parigi nel 1969.

La fondazione di Plum Village in Francia

Continuò anche ad insegnare, a tenere conferenze e a scrivere sull’arte della consapevolezza e dell’“essere pace”: nei primi anni Settanta fu docente e ricercatore in Buddhismo presso l’Università della Sorbona a Parigi. Nel 1975 fondò la Comunità Sweet Potato (“Patate dolci”), vicino a Parigi, e nel 1982 si trasferì in una tenuta molto più ampia nel sud-ovest della Francia che divenne presto nota col nome di “Plum Village.”

Fonte: Plum Village