Caterina Luchetti, da manager a Natural Coach: storia di un cambiamento

Caterina ha mollato il lavoro d’ufficio per dare forma concreta alle sue passioni e a quello che ama davvero. Ha deciso di allinearsi alla sua natura, di sfruttare la sua forza e mettere a frutto le sue risorse
13 Maggio 2023

di Angela Iantosca

Sentirsi scomodi dentro certi abiti. Vi è mai capitato?

Avete mai provato quella sensazione della fatica nel far qualcosa? A volte lo si attribuisce alla stanchezza, alla pigrizia, ma a volte dietro quella ‘scomodità’ c’è altro.

Un profondo disagio, frequenze diverse, una distonia con l’ambiente nel quale ci troviamo.

C’è chi resta, chi non comprende quella sensazione viscerale e chi decide di andar via, con quella piena fiducia che contraddistingue chi crede che la strada giusta è la strada che ci fa stare ‘comodi’, a nostro agio, è la strada del benessere, della pienezza, della Luce (che non esclude le difficoltà… anzi).

Caterina Luchetti è una che è andata incontro a questo cambiamento, abbandonando il mondo degli artisti, del management, della musica (Mina, Vasco Rossi, Robbie Williams, Coldplay, Kylie Minogue sono alcuni dei nomi con i quali ha collaborato), del giornalismo, ed è diventata Life Coach Certificata, Insegnante di Qi Gong e Meditazione, Terapeuta olistica, Master Reiki e Maestra dei Registri Akashici.

La sua è una storia di cambio vita: cosa ha determinato questa presa di coscienza?

“Ho sempre lavorato, sin da giovanissima, con persone di potere scoprendo presto che fama e successo non sono sempre a garanzia della felicità. Ricordo che alla fine di una giornata lavorativa provavo una grande tristezza per la solitudine, la mancanza d’amore e l’incapacità a comunicare che mi circondavano. Ho cominciato a praticare Yoga e Meditazione, scoprendo che la felicità era un percorso che possiamo fare solo all’interno di noi e non può dipendere da fattori esterni”.

Camminata ridotta

E’ stato un cammino graduale?

“Il cammino di una vita che ogni volta mi sorprende nella scoperta di nuove consapevolezze”.

Cosa ‘stonava’ nella sua vita? 

“Mi sono resa conto che, nonostante facessi un bellissimo lavoro, stavo andando avanti con il “pilota automatico”, sentivo che non ero pienamente realizzata e avvertivo un “vuoto” dentro di me. Ero giovanissima, ma riuscivo a proiettarmi in avanti negli anni e mi sono chiesta “che senso voglio dare alla mia vita?”. La risposta è stata che nessun altro avrebbe potuto riempire di senso la mia vita se non me stessa. Ho così cominciato a cercare, sperimentare ed è nata la mia “ricerca” nella crescita personale”.

Perché non bisogna avere paura? 

“La paura è la risposta “biologica” a una situazione di pericolo che ci impone di fuggire, combattere o “paralizzarci”. Avere paura è naturale perché è un sistema di conservazione della specie. Quello che dobbiamo evitare è avere “paura della paura” dobbiamo imparare a conoscere questa emozione per sviluppare altre doti come il coraggio, la forza di volontà in grado di farci superare le situazioni “bloccanti” che ci impediscono di avanzare nella vita. C’è una frase molto celebre di M. Luther King che recita “Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.

Cosa è accaduto in India? Cosa ha trovato?

“Quando sono andata in India ero in una crisi totale di vita: una grossa delusione al lavoro, una nuova vita in Francia in cui non riuscivo a integrarmi e incomprensioni familiari… Sono partita perché sentivo che non avevo più nulla da perdere. Arrivata in India, da sola, mi sono resa conto che i miei nemici non erano quelli che avevo lasciato in Europa, ma il mio grande nemico era dentro di me. Avevo la scelta di combattere il mio nemico o cominciare a fare amicizia con lui. È  da lì  che è iniziato un cammino di crescita personale e spirituale, molto importante, che ha dato un senso a tutta la mia vita”.

Che ruolo ha svolto suo padre in questa crescita e ricerca?

“Sono cresciuta sentendo parlare di meridiani e agopuntura. Mio padre era un Medico studioso con la passione per la scienza, il fatto che avesse intrapreso questa strada, ai tempi non facile, mi dava garanzia della sua efficacia. Quando nel 2010 ho scoperto il Qi Gong, antica arte energetica che oggi insegno, e ho dovuto studiare i testi di Medicina Cinese tutti i discorsi, le sensazioni mi sono tornate alla mente e la passione per questa disciplina si è accesa”.

Cosa significa essere una Natural Coach?

“Natural Coach è un termine coniato da me perché aiuto le persone a trovare l’equilibrio di corpo, mente e spirito con le leggi Universali della natura per smettere di vivere con il pilota automatico e tornare a godersi una vita leggera, gioiosa e ricca di senso. La Natura è, per me, una delle più grandi Maestre che ci impartisce lezioni di vita ogni giorno. Per la natura esiste solo Bellezza, nessuno mai potrà assistere ad uno spettacolo della natura e dire che è brutto. In natura tutto è perfetto e armonico, anche quello che non lo è. È qui l’essenza del lavoro che svolgo: insegnare alle persone a tornare in contatto con la propria natura per poter trovare equilibrio e armonia nella vita di tutti i giorni”.

Che cosa è per lei il cambiamento? 

“Qualcosa di assolutamente naturale a cui non bisogna opporsi. Volenti o nolenti cambiamo ogni giorno… chi di noi può dire di essere la stessa persona anche solo di un anno fa? La sofferenza non è data dal cambiamento ma dalla resistenza allo stesso”.

A volte pensiamo di trovare le risposte nei viaggi, ma in realtà il vero viaggio è quello dentro noi stessi: da cosa cominciare?

“Proprio da noi stessi e non a caso il mio percorso si chiama “Tu al centro della tua vita”. In questo viaggio è utile farsi accompagnare da un professionista che ci offre un aiuto e un punto di vista esterno. È  molto difficile, da soli, rendersi conto dei meccanismi che mettiamo in atto per non agire oppure per non sentire le emozioni che crediamo ci facciano male. Partire dalla domanda “Cosa mi piace?”, “cosa è bene per me?” è il primo passo”.

Il rumore esterno come può essere trasformato in uno stimolo capace di spingerci all’evoluzione e non come una sgradevole interferenza? 

“Il rumore è vibrazione, energia ma con bassa frequenza. Bisogna imparare ad innalzare le proprie frequenze, attraverso potenti tecniche corporee, e il rumore si trasforma in un suono neutro dove possiamo agire con azioni autentiche che ci rispecchiamo ed è qui che il rumore si trasforma in armonia e in percorso evolutivo. Tutti quelli che lavorano con me mi chiedono come questo possa avvenire, perché sembra quasi una magia, in realtà gli unici che possiamo cambiare la nostra vita siamo sempre e solo noi. Dobbiamo chiederci “Quello che facciamo ci è stato imposto (rumore) o lo abbiamo scelto (armonia)?”.

la mia storia copie

Quale suggerimento si sente di dare a chi si sta avvicinando in questo momento al cammino? 

“Mi sento di dire di cominciare senza fretta, passo dopo passo, facendo esperienza e soprattutto godendosi il viaggio. Perché il segreto non è bramare la meta ma innamorarsi del viaggio”.

Lei pone una particolare attenzione alle donne: in che direzione va questa cura? 

“Mi rivolgo alle donne perché per noi è più difficile il cammino della auto-realizzazione. Siamo chiamate ad avere più ruoli (mamma, lavoratrice, moglie, sorella…) e molte volte rinunciamo a qualcosa perché pensiamo di non farcela. Invece no, il mio sogno è che tutte le donne possano riprendersi tutti i pezzi della propria vita senza rinunciare e tornare a godersi il quotidiano con leggerezza”.

Come si coniuga la vita di ieri con quella di oggi?

“Quello che dobbiamo recuperare dal passato è il concetto di sorellanza. Una volta, nel nucleo familiare, le donne erano compatte, collaboravano e si sostenevano. Oggi assisto a donne in competizione, che si fanno la guerra e non capiscono che la forza è proprio nell’unione e non nella separazione. Nei miei percorsi di crescita personale di gruppo, punto molto sul fattore di forza dell’energia femminile, in grado di creare un effetto propulsivo e acceleratore del cambiamento”.

Come imparare ad amare ogni passaggio della nostra vita?

“Cambiando prospettiva: il dolore, la sofferenza e anche la malattia sono situazioni che ci insegnano  qualcosa e capitano per ristabilire un equilibrio che si è rotto. Un dolore alla schiena ci sta dicendo che non stiamo ascoltando la nostra paura, che siamo bloccate in una situazione che non va bene per noi e non abbiamo il coraggio di andare avanti. Quando impariamo ad aprire un dialogo con il nostro corpo tutto diventa più facile e ogni passaggio della vita diventa un momento pieno di significato. Perché lasciatemi dire… la vita è troppo bella per non essere vissuta appieno”.

Dove possiamo seguirla e trovarla? 

“Chi vuole può visitare il mio sito o seguirmi sui social. Sono molto impegnata nel dare informazioni e contenuti di valore in modo che ognuno abbia la possibilità di decidere serenamente se darsi l’opportunità di cambiare vita oppure no”.

Dizionario del Benessere
Insegnamenti di Consapevolezza - Roberta Busatto
Peace
MIndful Friend

RubricheVedi tutte »

I am in love with Mother Earth
Canali Aperti

Ultime News

Link

 
“Ogni respiro, ogni passo può essere riempito di pace, gioia e serenità. Basta semplicemente essere svegli, essere vivi nel momento presente”.
 
Thich Nhat Hanh